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La nostra storia è segnata dalla passione per il vino trasmessa di generazione in generazione

Cascina Piccaluga è una parte importante della mia vita, ma è soprattutto il frutto del più grande desiderio che spinge l’uomo a mettersi in gioco: realizzare le proprie passioni.

Già, perché la creazione di una cantina che potesse produrre e far conoscere al mondo i miei vini è sempre stato un obbiettivo da raggiungere.

Se ripenso alle mie passioni di ieri e di oggi mi rendo conto che esse sono tutte accomunate da un elemento centrale per me inderogabile: la costante ricerca della libertà.

La libertà, per me, è sinonimo di montagna: affascinante, accogliente, piena di sfide con cui confrontarsi.

Montagna che raggiungo tutte le volte che posso, spostandomi tra le tanto amate vallate della provincia di Cuneo e non, a contatto con la natura più vera e con le mille sfumature di un mondo ancora puro ed incontaminato.

Come lo vivo? Praticando lo sci alpinismo con gli amici, oppure lanciandomi in camminate che possano conciliare relax e contemplazione.

La libertà, poi, secondo me, è sinonimo di motociclismo

La moto che domina la strada. Il piacere della guida, misto all’adrenalina provocata dalla velocità.

I lunghi tragitti sulle nostre strade, tra i nostri paesaggi, sono per me la massima espressione del divertimento.

La libertà, infine, è per me appunto sinonimo di vigneto e vino.

Due elementi che hanno segnato la mia vita positivamente, accompagnandomi negli anni dello studio e poi dell’approdo al mondo del lavoro e fungendo da territorio nel quale si esprimeva il mio essere me stesso.

Seguire la pianta, curarla, vederla crescere, raccoglierne i frutti e trasformarli in un prodotto finale amato ed apprezzato ripaga di tutti i sacrifici della vita da viticoltore!

Eccomi. Ecco Roberto Abellonio ed ecco, soprattutto, Cascina Piccaluga, che raccoglie passione e libertà trasformandoli in prodotti unici.

Spero voi possiate condividerli con me!

La cantina

Nelle colline dietro Alba l’ottocentesca cascina Piccaluga svetta al di sopra di uno dei territori più belli del mondo!

Ci troviamo nella località di Altavilla, che volge il suo sguardo alle torri di Alba e al panorama ineguagliabile delle colline di Treiso e Barbaresco.

Qui 20 anni fa, nel 1996, ho iniziato a produrre vini dopo aver rilevato gli antichi vigneti della mia famiglia, dando vita alla cantina Abellonio che conduco con l’aiuto di mia moglie Jessica e di mio cugino ed enotecnico Alessandro.

L’azienda e i vigneti nascono impregnati della mia passione per il buon vino e per il territorio in cui lo produco, elemento fondamentale dell’unicità del nostro lavoro.

Grazie al contributo del giovane Alessandro, abbiamo potuto unire la preziosa produzione degli storici vigneti di famiglia alle avanzate tecniche di vinificazione fondendo nel migliore dei modi modernità e tradizione.

Abbiamo un occhio di riguardo per quella che è la saggezza tramandata dagli avi – che la terra la conoscevano bene – ma basiamo la nostra filosofia sulla sostenibilità che gli studi moderni permettono di raggiungere.

Cerchiamo di produrre i nostri vini con grande attenzione per l’ambiente, utilizzando per quanto possibile le energie rinnovabili, recuperando acqua piovana e coltivando i nostri vigneti con la tecnica della lotta integrata, al fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’azienda.

Siamo aperti alla sperimentazione e all’applicazione delle nuove tecniche enoiche, nei vigneti così come in cantina.

Se è vero che la storia della nostra cantina è piuttosto recente, è altrettanto vero che le terre e i vigneti di proprietà hanno una storia di più di 100 anni, in cui il nome Abellonio risuona sovente.

Il mio bisnonno, infatti, ha acquistato e impiantato le prime vigne nel primo ‘900 e alcune di esse le lavoriamo ancora oggi.

A queste se ne sono aggiunte altre, fino ad arrivare agli attuali 10 ettari di terreno vitato, di cui la quasi totalità in Altavilla, tranne due nella zona del Barbaresco.

Storia

La storia di Cascina Piccaluga ha inizio alla fine del 1800, quando un medico genovese acquistò i terreni ed un piccolo casotto sulle colline sovrastanti Alba, in località Altavilla.

Con gli anni i terreni aumentarono, cosicché il medico fece costruire una casa padronale ed una piccola stalla sulla sommità della collina, un vero e proprio “balcone” affacciato sulle Langhe e immerso nei vigneti.

Chiamò la cascina Piccaluga, che in dialetto genovese significa “prendi l’uva”.

Il mio bisnonno Carlo, ai tempi mezzadro del medico, decise di seguire i suoi passi.

Così, all’inizio del 1900 comprò una parte della cascina dedicandosi alla coltivazione dei vigneti e all’allevamento di qualche bovino di razza piemontese e di alcune pecore, specchio dell’economia agricola in Langa tra le due Guerre Mondiali.

La passione per il vino in Langa si respira tutt’oggi, trasmessa di generazione in generazione dal mio bisnonno Carlo a mio nonno Vittorio, fino a mio papà Giancarlo.

Nel 1996, terminati gli studi in Agraria, ho rilevato l’azienda ed ho ripreso la produzione di vino, vinificando le uve prodotte dai vigneti della cascina.

Origine del suolo

Il vero tesoro di questo territorio è nascosto nel sottosuolo, nelle caratteristiche del suo terreno che affondano le loro radici 16 milioni di anni fa, quando al posto delle Langhe c’era il Mare Padano.

Caratteristiche che vantano una particolare composizione, stratigrafia e struttura, e che rendono il terreno unico nel suo genere e adatto a conferire caratteristiche inimitabili all’uva ed al vino.

Il suolo, pur conservando una conformazione comune, presenta notevole variabilità da collina a collina, da versante a versante, e perfino da vigneto a vigneto, rendendo in questo modo possibile l’origine di vini con caratteristiche sempre diverse.

Una qualità che rende il territorio delle Langhe terreno fertile votato alla produzione dei grandi vini.

I vigneti

Le diverse percentuali di combinazione tra argille, marne calcaree, marne bluastre, sabbie e gessi solfiferi negli strati del sottosuolo regalano vini di eccellente struttura, finezza, eleganza e persistenza.

La preziosa mescolanza di terreno e il microclima delle nostre colline, unita alla tecnica e all’esperienza di coltivazione ed enologica, sono interamente racchiusi nelle nostre bottiglie.

Cascina Piccaluga oggi conta circa 10 ettari di vigneti, di cui la maggior parte siti ad Alba in località Altavilla, a Treiso, Barbaresco e Santo Stefano Belbo.

In azienda vengono coltivati vigneti di Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Arneis, Moscato, Chardonnay.

Alcuni vigneti di Barbera e Nebbiolo erano stati messi a dimora da mio bisnonno Carlo e da mio nonno Vittorio.

Altri vigneti hanno sostituito quelli originari che per l’età non erano più produttivi, conservandone, però, le posizioni e i sesti d’impianto.

Per noi è un piacere e un orgoglio portare i nostri ospiti a passeggiare tra i filari per mostrare le nostre vigne, assaporando il profumo dell’erba mentre raccontiamo il nostro lavoro e la passione che lo sostiene.

Amiamo la nostra terra e la rispettiamo prendendocene cura

Sostenibilità…

La sostenibilità ambientale è un principio per noi fondamentale, che guida le nostre scelte in vigna ed in cantina.

In vigna

Dal 1995 l’azienda aderisce alle Misure Agroambientali promosse dalla Regione Piemonte per la riduzione dell’uso di fitofarmaci e per il rispetto dell’ambiente, seguendo le indicazione dei Disciplinari regionali della lotta integrata.

Il rispetto dei disciplinari di produzione della difesa integrata, che prevedono norme tecniche specifiche e indicazioni fitosanitarie vincolanti, è certificato oggi dall’adesione al Sistema di Qualità Nazionale di produzione integrata (SQNPI).

Negli anni abbiamo ridotto al minimo gli interventi di fertilizzazione prediligendo l’uso di concimi di origine organica.

In alcuni vigneti concimiamo utilizzando la tecnica del sovescio, seminando diverse essenze vegetali che poi, a maturità, vengono interrate andando a formare humus e sostanza organica, e che contribuiscono a rendere soffice il terreno e rilasciano azoto in modo graduale, migliorando le caratteristiche pedologiche delle radici e aiutandoci, nel complesso, a ridurre notevolmente di più l’uso della chimica in campo.

Non effettuiamo trattamenti con insetticidi neanche per la lotta agli insetti tipo tignola e tignoletta, in quanto abbiamo introdotto nei vigneti le trappole per la confusione sessuale.

Inoltre, la gestione dei filari e dell’erba viene fatta con l’utilizzo di lavorazioni meccaniche, come la trinciatura, operazioni che salvaguardano il terreno dai fenomeni di erosione e dal conseguente rischio di frane.

In cantina

In cantina utilizziamo fonti rinnovabili per soddisfare in larga parte il fabbisogno energetico, con l’impiego di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e di pannelli solari per la fornitura di acqua calda.

Inoltre, l’impianto il riscaldamento dei locali funziona con l’uso di una caldaia a pellet.

L’acqua piovana e le acque dei lavaggi in cantina vengono recuperate ed immagazzinate per essere, poi, riutilizzate per scopi diversi da quelli alimentari.               

Certificazione SQNPI

Abbiamo sempre creduto nella sostenibilità ambientale, fin dal 1995 quando la Regione Piemonte ha pubblicato il primo disciplinare di lotta integrata.

Un ulteriore passo è stato fatto nel 2018 con la scelta di aderire al SQNPI, che testimonia la nostra attenzione alla sostenibilità accresciuta negli anni.

La sigla sta per “Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata” e si tratta di uno schema di certificazione, riconosciuto a livello comunitario (Reg. Ce 1974/2006), che ha come obiettivo quello di valorizzare le produzioni agricole vegetali ottenute in conformità ai disciplinari regionali di produzione integrata.

Sostenibilità in vigna…

La sostenibilità ambientale è un principio per noi fondamentale, che guida le nostre scelte in vigna ed in cantina.

Dal 1995 l’azienda aderisce alle Misure Agroambientali promosse dalla Regione Piemonte per la riduzione dell’uso di fitofarmaci e per il rispetto dell’ambiente, seguendo le indicazione dei Disciplinari regionali della lotta integrata.

Il rispetto dei disciplinari di produzione della difesa integrata, che prevedono norme tecniche specifiche e indicazioni fitosanitarie vincolanti, è certificato oggi dall’adesione al Sistema di Qualità Nazionale di produzione integrata (SQNPI).

Negli anni abbiamo ridotto al minimo gli interventi di fertilizzazione prediligendo l’uso di concimi di origine organica.

In alcuni vigneti concimiamo utilizzando la tecnica del sovescio, seminando diverse essenze vegetali che poi, a maturità, vengono interrate andando a formare humus e sostanza organica, e che contribuiscono a rendere soffice il terreno e rilasciano azoto in modo graduale, migliorando le caratteristiche pedologiche delle radici e aiutandoci, nel complesso, a ridurre notevolmente di più l’uso della chimica in campo.

Non effettuiamo trattamenti con insetticidi neanche per la lotta agli insetti tipo tignola e tignoletta, in quanto abbiamo introdotto nei vigneti le trappole per la confusione sessuale.

Inoltre, la gestione dei filari e dell’erba viene fatta con l’utilizzo di lavorazioni meccaniche, come la trinciatura, operazioni che salvaguardano il terreno dai fenomeni di erosione e dal conseguente rischio di frane.

In cantina utilizziamo fonti rinnovabili per soddisfare in larga parte il fabbisogno energetico, con l’impiego di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e di pannelli solari per la fornitura di acqua calda.

Inoltre, l’impianto il riscaldamento dei locali funziona con l’uso di una caldaia a pellet.

L’acqua piovana e le acque dei lavaggi in cantina vengono recuperate ed immagazzinate per essere, poi, riutilizzate per scopi diversi da quelli alimentari.

Certificazione SQNPI

Abbiamo sempre creduto nella sostenibilità ambientale, fin dal 1995 quando la Regione Piemonte ha pubblicato il primo disciplinare di lotta integrata.

Un ulteriore passo è stato fatto nel 2018 con la scelta di aderire al SQNPI, che testimonia la nostra attenzione alla sostenibilità accresciuta negli anni.

La sigla sta per “Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata” e si tratta di uno schema di certificazione, riconosciuto a livello comunitario (Reg. Ce 1974/2006), che ha come obiettivo quello di valorizzare le produzioni agricole vegetali ottenute in conformità ai disciplinari regionali di produzione integrata.

…e freschezza in cantina

Per Alessandro la filosofia della vinificazione è quella di preservare al massimo le caratteristiche dell’uva di ogni vigneto limitandosi in cantina ad accompagnare l’uva nel suo percorso.

Per questo durante il processo di vinificazione i nostri interventi sono ridotti al minimo e ogni sforzo è indirizzato a salvaguardare le peculiarità del frutto.

Prediligiamo fermentazioni lente e a basse temperature per preservare i profumi delle nostre varietà autoctone bianche.

Per le uve rosse le macerazioni sulle bucce durano parecchio tempo, e possono superare anche i 30 giorni nelle annate migliori e per i vitigni tardivi quali Barbera e Nebbiolo.

Poniamo grande attenzione anche per la scelta dei legni in cui avverrà l’affinamento del vino, selezioniamo la tipologia di botte, il produttore, le foreste di provenienza e il tipo di tostatura.

Le botti che acquistiamo non vengono mai tostate, in modo da esaltare la naturale evoluzione dei nostri vini.

Il periodo di affinamento, stabilito in funzione del vino e non dettato da scelte commerciali, prosegue fino al raggiungimento della perfetta armonia.

Le persone

roberto

Roberto

Sono stato attratto dal mondo dei vini fin dall’infanzia e questo interesse, ereditato da mio padre e accresciuto negli anni, mi ha portato a laurearmi in Agraria e a diventare dottore Agronomo.

Il mio mondo è la vigna, amo dedicarmi alla coltivazione del vigneto e a tutte le pratiche colturali necessarie per produrre un’uva dalle straordinarie caratteristiche organolettiche.

Metto in pratica ogni giorno quanto appreso nel tempo, negli studi e sul lavoro, tenendomi costantemente aggiornato sulle novità nel campo delle tecniche agronomiche e senza dimenticare gli insegnamenti di chi mi ha preceduto nella conduzione dell’azienda.

Al centro delle scelte tecniche metto sempre la vite ed il vigneto intesi come un unico organismo complesso che interagisce con il suolo, il clima l’ambiente e l’uomo.

Insieme a miei collaboratori lavoro con grande impegno per rendere tutte le pratiche ed i trattamenti conformi ai disciplinari di lotta integrata e al SQNPI.

jessica

Jessica

Sono nata e cresciuta tra i vigneti di mio padre, imprenditore vitivinicolo del Roero, respirando l’aria della vendemmia fin da piccola.

In azienda mi occupo dell’accoglienza degli ospiti, delle degustazioni e delle visite in cantina.

Gestisco anche la comunicazione aziendale, dal social marketing alla promozione dei prodotti.

Sono fiera e orgogliosa di condividere con i visitatori il meraviglioso posto in cui vivo e lavoro con la mia famiglia e la passione per tutti ciò che è racchiuso dentro una bottiglia di vino.

Sarò io ad accoglierti e guidarti durante la visita in azienda, cercando di coinvolgerti con la filosofia che sta dietro il nostro lavoro e di trasmetterti la nostra passione in un momento di piacevole convivialità.

alessandro

Alessandro

Non ho mai avuto dubbi su quale dovesse essere la mia professione, da sempre sono stato entusiasmato dal mondo del vino.

Per questo ho frequentato la Scuola Enologica ad Alba, dove ho conseguito il diploma di enotecnico, coltivando un interesse specifico per la chimica enologica.

Terminata la scuola, dopo alcune esperienze in diverse cantine, ho iniziato a collaborare con mio cugino Roberto e con Jessica, condividendone fin da subito gli obiettivi.

Il nostro è un mix perfetto: Roberto si occupa del lavoro in vigna, io gestisco le attività in cantina, mentre Jessica incolla il tutto dando una prospettiva commerciale al nostro lavoro più tecnico.

Nel mio lavoro, mi piace sperimentare nuove tecniche per esaltare le caratteristiche dell’uva, pur conservando la tradizione in cantina.